CERTOSA DI TRISULTI UN NUOVO PROGETTO
C’è
un nuovo progetto per rivitalizzare la Certosa di Trisulti, il
monastero medioevale costruito nel 1202 a Collepardo (Frosinone) per
volere di Papa Innocenzo III, dichiarato monumento nazionale dal 1873.
In attesa dei 300mila euro stanziati dal ministero delle Attività
culturali e del Turismo (e non ancora erogati) per i lavori più urgenti
di restauro, ora un’iniziativa popolare punta a valorizzare il sito
attraverso un’attività di informazione e promozione culturale. E, dopo
la decisione delle gerarchie ecclesiastiche di ritirare anche gli ultimi
due monaci che lo abitavano e ne curavano l’ordinaria manutenzione, la
mobilitazione risulta ancora più utile e opportuna per cercare di
fermare il progressivo degrado dello storico complesso: infiltrazioni,
crollo dei tetti, solai puntellati.
Elaborato dall’Associazione “Amici della Certosa” e sostenuto da
varie organizzazioni locali (Lega Ernica, Naturnauti, I Cavalieri di
montagna e Slow Food Lazio), il progetto “Trisulti nel cuore” è stato
presentato il 9 giugno al FAI (Fondo ambiente italiano) per richiedere
un finanziamento complessivo di circa 8mila euro. Ma ora occorre
garantire un terzo della somma per ottenerlo. Altrimenti, si rischia di
abbandonare il sito al suo destino.
La Certosa di Trisulti s’è piazzata al 32° posto nell’ultima
graduatoria nazionale dei “Luoghi del cuore”, compilata dai sostenitori
del FAI, seconda nel Lazio e prima nella provincia di Frosinone.
L’antico convento di Collepardo ha ottenuto 10.430 voti su un totale di
oltre un milione e 600mila, distribuiti tra oltre 20mila luoghi
segnalati. E perciò l’Associazione “Amici della Certosa”, insieme agli
gruppi locali, s’è fatta carico di elaborare un progetto di
valorizzazione.
Il progetto tende a salvaguardare il valore culturale e i beni
paesaggistici di tutta l’area circostante, favorendo la conoscenza
storica del monastero; la divulgazione dell’antica tradizione
erboristica e officinale, rappresentata qui dalla splendida Farmacia del
XVIII secolo, decorata con “trompe-l’oeil” realistici d’ispirazione
pompeiana e arredata con mobili del Settecento; la diffusione delle
ricerche universitarie orientate allo studio e alla promozione
geo-turistica; le eccellenze eno-gastronomiche del territorio.
In concreto, il finanziamento richiesto al FAI dovrebbe consentire di
realizzare un sito Internet su Trisulti, in modo da far conoscere
meglio la Certosa e la zona che la circonda. È prevista anche una App
per i cellulari con gli stessi contenuti. A completare il progetto, una
serie di pannelli informativi per illustrare i vari ambienti del
monastero e in particolare la storia e la funzione dell’antica Farmacia.
Non c’è, dunque, alcun rischio di “sfruttamento” né tantomeno di
“mercificazione” nella proposta degli “Amici della Certosa di Trisulti”.
C’è solo un interesse, nel senso migliore del termine, a tutelare un
monumento storico nazionale. E c’è anche la disponibilità a partecipare a
questa operazione, nello spirito di un volontariato ambientale e
culturale.
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